L’economia dell’essere felici

Palloncini gialli con faccine

Mi è giunta una visione dell’energia denaro di comunità. Il titolo del progetto è composto da parole che hanno un significato energetico.
Economia: energia denaro, energia vitale come la circolazione sanguigna per il corpo umano.
Questi pensieri nascono da una esperienza reale e nel descriverla ci saranno riferimenti fisiologici e psicologici in quanto la mia professione è maggiormente nel campo sanitario-sociale.

Un’idea che ho sempre avuto e vedere l’umanità come un gruppo unico, armonico che vive su un pianeta la cui superficie è sufficiente per tutti e ha risorse che possono essere distribuite a tutti.
Ogni essere umano è unico e irripetibile ed è dotato di una essenza che chiamo in vari modi: Sé Tranpersonale, anima, perla, che è ricca di risorse, di talenti, di qualità.
Questo permette di essere presenti nella manifestazione con responsabilità e autonomia ovvero ESSERE.

L’incontro con l’altro permette una relazione, una opportunità se la si vive come esperienza che ci permette di mettere in condivisione il patrimonio di ognuno, includendo tutti i livelli presenti in ogni persona ovvero il livello fisico con tutte le sue manifestazioni, il livello emotivo colorando ogni atto, il livello mentale condividendo pensieri, idee, intuizioni e il livello spirituale ovvero l’essenza e comprendere che siamo un unico gruppo sul pianeta.
Questo porta il passaggio dalla massa all’individuo per giungere al gruppo.
Ecco che “l’essere per esserci” vuoi dire scegliere, attivare la volontà, come vivere ogni qui ora nella propria realtà, insieme ad altri dentro un sistema che racchiude micro e macro realtà.

Tutto è già stato scoperto e ci sono persone che hanno già dimostrato come potrebbe funzionare un sistema economico che tiene conto di ogni abitante del pianeta includendo ogni regno.
La mia vuole essere una riflessione è una esperienza micro che vuole sperimentare un granello di coscienza di gruppo.

Strumenti e conoscenze che hanno influenzato queste esperienze sono: la psicosintesi transpersonale, il modello I.A.R.A.
Dopo accenno ad alcuni mattoncini che servono per costruire questa casa dell’economia.
La psicosintesi transpersonale di Roberto Assagioli da la visione del funzionamento della psiche e dell’uomo. Riconosce la parte Bío-Psico-Spirituale presente in ognuno e nelle immagini che utilizza per spiegare il tutto (ovoide e stella) da strumenti approcci utili per autoesplorarsi, per conoscersi e attivarsi creando una continua psicosintesi personale.
Questo permette di giungere al contatto con il proprio Sé transpersonale il quale è collegato ad altri Sè facendo percepire l’appartenenza all’Uno come unità, ad un proposito comune.
Una esperienza unica con colori infiniti, un frattale, una umanità, una unica orchestra dove ognuno suona il proprio strumento.

Per spiegare in altro modo il Sé Transpersonale ho creato un paragone.
Noi nasciamo come una perla, ognuno della forma e brillantezza unica, poi appena nasciamo imbattiamo in una realtà subito di gruppo. Il primo contatto con la mamma e l’equipe sanitarie, poi il gruppo del nido o della famiglia se la mamma ha partorito in casa, e poi gli amici, scuola, lavoro, hobby e via via sempre gruppi nuovi.
Tutti per amore e per trasferire modelli culturali si prendono cura di noi, trasmettendoci usanze, comportamenti, pensieri ed è come se prendessero un gomitolo e iniziassere ad avvolgere la perla, anche per proteggerla, diventando, esternamente, un gomitolo.
Ci rapportiamo l’uno con l’altro come gomitoli. Ci confrontiamo quotidianamente, vorremmo essere come l’altro o vorremmo cambiare l’altro perché non ci piace quel gomitolo, lo vorremmo più morbido, più piccolo o più grande o cambiare colore. Ci dimentichiamo che quello è solo l’involucro che protegge la perla che è unica e irripetibile. Ecco lo sviluppo che ognuno di noi può vivere, ovvero togliere i viluppi per far emergere la perla.
Questo lo possiamo fare sia individualmente che in gruppo. La cosa bella è che quando incontriamo qualcuno possiamo cercare la perla andare oltre al gomitolo. A volte abbiamo un gomitolo molto stretto, o grosso ed è un po’ difficoltoso vedere la perla, l’importante è sapere che c’è, che è attiva e che illumina.
Se tutti andassimo a cercare la perla dentro di sé e nell’altro, i gomitoli si scioglierebbero più facilmente e si trasformerebbero in semplici vestiti e la perla diverrebbe quel Sé che sa come dirigere il quotidiano e quale vestito indossare in ogni qui e ora per manifestarsi.

Qui ci porta al Modello I.A.R.A. che aiuta a vivere questo possibile cambiamento vedendo in Sé
nell’altro.
Il Modello I.A.R.A. è un approccio verso sé stesso e verso gli altri con l’obiettivo che ognuno sia ciò che è, vivere l’essere, manifestare la propria perla, il proprio Sè Transpersonale, l’Anima.
I.A.R.A. è un acronimo che vuol dire Incontro, Alleanza aderenza, Responsabilità, Autonomia, racchiude queste quattro frasi che possono essere applicate a sé stessi e nella relazione con gli altri.

Il simbolo è la spirale con due punti uno al centro e uno alla periferia perché è un continuo dinamismo tra il centro e la periferia.
L’ho paragonato anche ad una sartoria dove è presente il cartamodello mentre stoffe, colori, taglie sono personali.
È la perla che consapevolmente del Sé, sceglie che abiti mettere per ogni situazione che vive quotidianamente.

Il quotidiano è una opportunità per vivere entrambe le realtà, quelli individuali e quelle del gruppo.
Ecco l’esserci, sapere che esistono infinite relazioni io-tu e io-noi.
È importante vivere il “Qui e ora” nell’incontro, è andare oltre per cercare “la perla” dell’altro con tutte le qualità, i talenti e i punti di forza.

Lavorare in gruppo è una grande opportunità, soprattutto quando ognuno mette in condivisione i propri tesori, il proprio essere e c’è lo spazio affinché ognuno possa esprimersi anche nel fare.
Possiamo avvertite una energia presente di alto voltaggio e che si espande come cerchi concentrici andando oltre confini. In questo modo si abbattono i confini e si sviluppa una coscienza e una conoscenza di gruppo. Ci permette di avere una visione che va oltre sé stesso accorgendoci che siamo di passaggio su questo pianeta.

Questa visione ci aiuta a vivere anche l’economia in modo diverso creando progetti comuni e aiutandoci reciprocamente a creare forme utili al bene comune.

Della Dott.sa Anna Maria Padovan

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